Come già anticipato con il video della sfilata, Sergei Grinko ci trasporta al confine durante la seconda guerra mondiale.
Una cortometraggio per raccontare la collezione che porta il titolo “Le mele che cadono nel cielo” e si rifà alle teorie esoteriche del mondo multiforme di Zeland.
Ancora il rigore degli anni ’40 ma, in una veste diversa da quella vista sulle altre passerelle, con l’aggiunta di pathos nelle stampe e nei dettagli. Accessori a forma di aerei, gocce di silicone lucido nero per donare un effetto 3D a borse, corsetti e colletti realizzati da Marcello Gobbi, scarpe altissime e tacchi a spillo firmati Sergei Grinko by Isabella Lo Russo.
Diamo insieme un’occhiata alla collezione. Prima l’austerità delle forme, del nero, total o abbinato al bordeaux, e dei gradi militari, poi il color block del potere che accosta il verde smeraldo al fucsia, poi il denim rielaborato in modo elegante ed infine rovi misti a vernice blu, rossa e bianca disegnati sugli abiti quasi ad invocare l’aiuto di un supereroe. A me è venuto in mente Spiderman, voi cosa ne pensate?
Tra le modelle, una protagonista d’eccezione: Benedetta Barzini, celebre indossatrice italiana degli anni ‘60 che, con un passo timido e commosso, ha attraversato la passerella tra gli applausi del pubblico.
Mistero, gotico, futurismo i temi dello show che, in conclusione, ha visto la performance della cantante Viktoria Modesta.
Foto: cameradellamoda.it
Angela Belcastro
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