Ruby Sparks è Stranger than Fiction

Cos’avranno in comune “Vero come la finzione” (2006) di Marc Forster  e “Ruby Sparks” (2012) di Jonathan Dayton e Valerie Faris (vi ricordate Little Miss Sunshine? è loro)?
Il motore della trama, le nevrosi dei protagonisti e la presenza nel film del narratore, il burattinaio responsabile dell’evolversi e del palesarsi della storia.
I registi hanno voluto raccontare la vicenda di uno scrittore con il blocco da pagina bianca che si trova a poter decidere delle azioni e della vita altrui e, seppure in modo diverso, della propria.
Nel primo film, “Vero come la finzione”, il focus è posto sull’ignaro protagonista del romanzo del quale si segue la vita  giorno dopo giorno, pagina dopo pagina, e il narratore, che all’inizio appare come un mero cronista, si trasforma piano piano un deux ex machina che deve fare i conti con la realtà del suo personaggio. Il tono, seppur surreale e leggero, è poetico.
Io vi consiglio di guardarli entrambi e di interpretare congiuntamente gli spunti di riflessione che gli autori ci forniscono riguardo l’uso del potere decisionale nei confronti delle azioni e del destino proprio e altrui.
Se vorrete sarò ben felice di dibatterne con voi. Aspetto solo i vostri commenti. Nel frattempo vi saluto con i trailer e una massima latina (giusto per non perde di vista la realtà): “Faber est suae quisque fortunae”.
“Ruby Sparks”, invece, vi trascinerà in un turbinio di emozioni allegre e disordinate, proprio come quelle portate da Ruby nella vita di Calvin che non stava aspettando altro che un uragano. Un uragano che è esploso propio dal suo “id” per poi tradursi in parole, prima, e in materia, poi. Calvin trova l’ispirazione nei propri sogni, nel proprio subconscio per liberarsi dall’oppressione che ha bloccato la sua vena letteraria  ma finirà per essere travolto dalla storia che egli stesso sta scrivendo.

Stranger than Fiction

Ruby Sparks

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Angela Belcastro

Angela Belcastro

Founder a Soapmotion.com
Digital Marketing Specialist per lavoro e appassionata di cinema, cucina, moda, prodotti di bellezza, nuove tecnologie, viaggi e e-commerce. Ho fondato Soapmotion.com nel 2010 per raccontare le mie passioni e condividere quelle piccole "scoperte" che rendono straordinario il mio quotidiano. Il mio motto? "La vita è una bolla di sapone e io ci pattino sopra".