Qualche giorno fa su Corriere.it ho letto di un artista, Nickolay Lamm, che ha provocatoriamente ridisegnato le forme di Barbie sulle misure delle “real women”, le diciannovenni americane. Il risultato, che potete vedere in fondo al post, è davvero molto vicino alla realtà e molto distante dalla bambola che ha accompagnato l’infanzia della quasi totalità delle bambine occidentali dalla prima decade del ‘900.
Devo dire che la prima impressione che ho avuto è che “normale” è bello! Personalmente mi sono riconosciuta un po’ di più nel nuovo modello e le insicurezze da prova costume sono svanite in un attimo.
Real women power!
Nickolay Lamm non è stato il primo a provare a riavvicinare alla realtà il canone di bellezza femminile dominante.
Sono passati ormai diversi anni dalla campagna Real Beauty di Dove, realizzata da Ogilvy e Mother, nella quale si è data la parola alle “donne vere” e ci sono aziende della moda che hanno fatto delle forme normali il proprio baricentro. Mi riferisco, ad esempio, al gruppo Miroglio che per i brand Fiorella Rubino, Caractére e Elena Mirò, disegna e realizza abiti che garantiscono la valorizzazione delle forme normali.
Badate bene che non stiamo parlando necessariamente di taglie comode (passatemi l’espressione anche se non credo che sia una delle più “felici”), in questo caso la strada è ancora piuttosto lunga. Normale non significa “curvy”, è semplicemente il contrario di “eccessivamente magre” o “modelle da passerella”, che, diciamo la verità, non sempre sono uno splendore viste da vicino!
I canoni estetici, si sà, cambiano nel tempo e chi l’ha detto che non si possa tornare agli anni ’50 quando ragazze come Sophia Loren e Marilyn Monroe non erano etichettate come “formose” ma semplicemente ammirate dal mondo intero?
Personalmente trovo questa nuova sensibilità delle marche verso le donne vere un passo di grande responsabilità e intelligenza nel voler dialogare con una fetta del mercato che è la più grande seppure, oggi, sia trattata come una minoranza.
Voi cosa ne pensate? Qual è o qual è stato il vostro canone di riferimento? Quale preferite davvero?
Cover image credit @ Nickolay Lamm
Angela Belcastro
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