Lo scorso weekend ho vissuto un’esperienza davvero unica: grazie a Ferrino – sponsor della prima edizione di Ortinfestival – ho avuto la possibilità vivere un’esperienza di camping nel giardino della Reggia di Venaria Reale.
Si è trattato di una due giorni all’insegna della vita all’aria aperta, del ritrovato contatto con la natura nonché un’occasione per scoprire la storia di una residenza reale di grande fascino che nel 1997 è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO e che è uno dei siti museali più visitati in Italia.
In compagnia di Anna di Viaggiare News, Bimbi di Dotgirl ed Elena di Enogastronomia Blog, ho campeggiato nel Blogger Village by Ferrino, un’area camping allestita all’interno del Potager Royal della Residenza Sabauda con le confortevoli tende eco-chic di Ferrino contemporary outdoor.
Già prima della partenza ero elettrizzata all’idea di rivivere le emozioni del campeggio, un’esperienza bellissima che però avevo relegato all’adolescenza.
Ferrino, il brand torinese da oltre cent’anni leader nell’outdoor, mi ha offerto la possibilità di ristabilire quel contatto con la natura che si era interrotto nel tempo grazie alla perseveranza di Anna Ferrino, dirigente dell’omonima azienda, che da tempo coltivava il sogno di allestire un’area camping all’interno delle Residenze Sabaude.
Ferrino camping eco-chic
All’arrivo al Blogger Village c’è stato consegnato il kit del campeggiatore Ferrino composto da:
- materassino gonfiabile:
- cuscino gonfiabile;
- sacco a pelo Quasar Campus, ideale per una temperatura esterna compresa tra i 10 e i 24 °C;
- cerata R-CLOAK in caso di pioggia;
- borraccia.
Ci siamo messi subito all’opera per allestire le tende – che fortunatamente erano già state montate – prima di dare un’occhiata alla manifestazione.
Dopo la cena, la pioggia ha fatto capolino sull’area camping. Nonostante le condizioni atmosferiche poco favorevoli, il pernottamento in tenda è stato magnifico. Lontano dai rumori della città, cullata dal ticchettio della pioggia sulla tenda ma allo stesso tempo protetta dall’umidità esterna, su un materasso molto confortevole e tra le fibre di un caldo sacco a pelo, ho dormito benissimo e mi sono svegliata all’alba riposata e in forma, pronta per un’intensa giornata all’insegna della visita alla Reggia e del curiosare tra gli stand di Ortinfestival.
Al risveglio, muoversi nei giardini reali, è stata un’esperienza surreale, emozionante. C’eravamo solo noi, i cigni e la natura che si risvegliava ai primi raggi del sole.
Dopo un tour nella Reggia, che racconterò nel prossimo post, ci siamo addentrati tra gli stand di Ortinfestival dove abbiamo degustato piatti esotici e tradizionali, tutti realizzati con prodotti ortofrutticoli di prima qualità.
Io ho pranzato con un piatto tipico della cucina persiana realizzato dal ristorante Persian Food – Sapori dalla Persia (Via San Massimo, 38/F, Torino).
Accompagnati da un gruppo di musicisti itineranti, Chef Kumalè, il curatore di Ortinfestival, ci ha poi guidato nella scoperta di alcune delle eccellenze presenti alla manifestazione:
- il salmone di SKASKI – La fiaba russa in città;
- il dolce completamente a base di cocco del ristorante indiano Gandhi;
- le marmellate dell’azienda agricola valdostana Aglioliopeperoncino;
- i piatti fioriti di Eatable;
- i salumi e i formaggi della Puglia di Bigood, il catering bio solidale ospite di MoMAng nella sua Q-cina;
- il fritto piemontese del ristorante stellato Gardenia (una stella Michelin Star Chef);
- i succhi e le zuppe di Il posto delle zuppe di Yankuam&co.
Prima di ripartire per Milano abbiamo conosciuto Igiea Adami, un’imprenditrice agricola che a Busonego, nel vercellese, produce riso con zero diserbi e zero concimi attraverso il recupero della tecnica del trapianto a mano. Ne risulta un riso Carnaroli totalmente naturale che viene commercializzato con il marchio TERREAMANO.
Il tempo della mia permanenza a Ortinfestival e del pernottamento in tenda è passato velocemente ma tanto è bastato, accanto all’accoglienza della famiglia Ferrino, per farmi venire voglia di vivere presto un’altra esperienza simile ed eccomi già alla ricerca di un’area altrettanto affascinante in cui campeggiare.
Se conosci un’area camping speciale segnalala in un commento!
Angela Belcastro
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