Sabato 21 settembre l’Armani/Teatro ha ospitato la sfilata della talentuosa ex modella Stella Jean che, attraverso un tripudio di colori e fantasie, ci ha portato la fashion week di Milano al caldo sole del Brasile.
Stella Jean P/E 2014 – Ethical Fashion Initiative
La stilista italo-haitiana per la prossima Primavera-Estate 2014 propone trompe-l’oeil culturali che risultano dai tessuti realizzati a telaio a mano dalle donne dei villaggi del Burkina Faso. Stella Jean collabora infatti con l’International Trade Center, un’agenzia ONU che, attraverso il programma Ethical Fashion Initiative favorisce la realizzazione di prodotti di moda attraverso la collaborazione fra case di moda e comunità di micro produttori africani e haitiani e quindi contribuisce a conferire dignità e indipendenza a migliaia di micro imprenditrici.
Ogni abito un quadro
I contrasti decisi delle stampe caleidoscopiche che Stella Jean ha portato in passerella sono evidenziati dalle linee sartoriali nette care all’aristocrazia degli anni ’60, che si dilettava in vacanze da sogno tra la Cote d’Azur e la costiera italiana.
Guardando la sfilata ho provato la sensazione che ciascun abito, caratterizzato da continui richiami esotici, evocasse le emozioni delle tele impressioniste di Paul Gauguin.
L’etnico è solo una delle cifre distintive di questa collezione, che è sì esotica ma anche molto mediterranea, con dei continui rimandi alla pittura su stoffa e al ricamo a mano.
I materiali utilizzati spaziano dal wax al pizzo sangallo ma ci sono anche il jeans, la seta, il gros-grain e i tessuti canvas rigati.
Gli accessori
I bijoux si ispirano invece agli anni ’50, i mocassini da smoking e le décolleté a punta insieme ai cappelli di foggia maschile ci riportano agli anni felici del boom economico e completano il quadro idilliaco che Stella Jean ci regala per la prossima bella stagione.
Vi piace questa collezione? Come immaginate il vostro look da vacanza per la prossima estate?
Curiosità
La location della sfilata di Stella Jean sorge sulle spoglie di una ex-fabbrica della Nestlè. Giorgio Armani ha voluto affidare la costruzione del suo nuovo teatro all’architetto giapponese Tadao Ando, apprezzato per il suo gusto per la semplicità e purezza nel design. Nei suoi 3400 mq cemento, acqua e luce si incontrano in uno stile minimale e metropolitano.
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Angela Belcastro
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