Milano Moda Uomo è iniziata venerdì 15 Gennaio con lo show serale di Roberto Cavalli e per tutta la settimana non si è sentito parlare d’altro che di outfit ridicoli in giro per la città (se sapete guardare bene ce ne sono anche tanti di gran classe, ma è sempre più facile focalizzarsi sulle scelte ridicole o azzardate che su quelle intelligenti), di party esclusivi in cui cercare d’imbucarsi è d’obbligo e, un po’ meno (purtroppo) di ciò che dovrebbe meritare attenzione: le sfilate.
Lasciando perdere per un attimo i nomi dei grandi, di quelli che da anni non fanno altro che confermare e riconfermare il loro gusto impeccabile, le capacità sartoriale dei collaboratori di cui si avvalgono e, a volte, le visioni futuristiche che determinano la moda che sarà, ci sono anche diversi nomi che qualche anno fa erano semi-sconosciuti, ma che proprio in questi giorni hanno sfilato a Milano presentando collezioni uomo degne di nota.
Eccone alcuni e, se riuscite ad entrare in uno dei party esclusivi di cui sopra, fate prima un test di inglese online, non si sa mai che riusciate a chiacchierare con Jil (Sander) o Philipp (Plein).
In certi casi è meglio capire a che livello è il proprio inglese.
Helen Anthony, cuore di nonna
Il legame che Anthony aveva con la nonna era qualcosa che andava oltre l’affetto naturale dettato dalle parentele, ma comprendeva anche la grande passione che la donna aveva per la moda maschile classica inglese. Fu proprio lei a raccontargliela, a insegnargli il mestiere e a dargli consigli. Ci è riuscita benissimo: oggi Helen Anthony è un brand che rappresenta la perfezione della sartorialità, con linee pulite e pattern eleganti che sarebbero piaciuti tanto a Beau Brummell, quel tocco di colore e di eccentricità che a volte non rovina, ma anzi, rende il tutto perfetto.
Lucio Vanotti, il prescelto del Re
Ha debuttato proprio durante quest’ultima edizione di Moda Uomo Milano il quarantenne Lucio Vanotti, da sempre attento alle evoluzioni stilistiche ed imprenditoriali di Giorgio Armani e che, proprio da lui, è stato scelto come talento emergente per sfilare in Via Bergognone, nell’Armani Teatro. Dopo gli studi alla Marangoni, Lucio ha iniziato a creare le sue collezioni personali, che ad oggi sono esportate soprattutto in Oriente, rimanendo però fedele all’artigianalità italiana: una parte della produzione avviene infatti nel bergamasco, mentre in Veneto si creano i maglioni e in Toscana le calzature.
Damir Doma: il capotreno della Moda Uomo Milano
Dal binario 22 della Stazione Centrale di Milano, domenica 17 Gennaio, nessuno è partito, ma in molti erano lì con gli occhi puntati su un Frecciarossa. Pardon, non proprio sul Frecciarossa, ma sui modelli vestiti Damir Doma che vi passavano accanto, in quella che è stata la sfilata con la location più particolare. Un luogo affascinante, quello della stazione, che ha raccontato al meglio la collezione dello stilista tedesco, che nel 2006 ha iniziato a creare collezioni per il gruppo Paper Rain (presentata per la prima volta durante la Settimana della Moda di Parigi nel 2007), aprendo poi nel 2009 la sua boutique segreta. Di luoghi misteriosi e talenti sconosciuti, però, non si parla, visto che i suoi capi sono indossati da celebrities come Jared Leto, Bruce Springsteen, Kirsten Dunst e Lenny Kravitz.
Articolo scritto in collaborazione con IH Milano, scuola di lingue internazionale presente a Milano e San Donato dal 1982.
Angela Belcastro
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