Lo scorso 6 febbraio ho preso parte ad un tour di Milano decisamente inconsueto.
Guidati dal noto street artist Marco KayOne Mantovani, io e altri 17 blogger siamo andati alla ricerca della cultura underground milanese, per scovare l’arte nei luoghi più inaspettati.
La prima fermata è stata proprio davanti al muro di KayOne dedicato al tema dell’integrazione in via Olona. Si è parlato della differenza tra i graffiti, i character e la street art e delle radici del graffitismo.
Siamo poi passati dal Wag Shop in via De Amicis, punto di riferimento per la community di street artist internazionali di passaggio a Milano.
Abbiamo attraversato Milano per raggiungere l’Ippodromo del Galoppo in viale Caprilli e vedere il Muro Street Players, un’intera cinta di murales realizzati durante la più grande Jam di Graffiti Writing italiana, un evento organizzato dallo stesso KayOne nel 2013. Qui i murales hanno come fil rouge il tema ippico e sarà possibile ammirarli fino al prossimo appuntamento previsto per il 2015. Anche noi abbiamo voluto lasciare la nostra impronta “aiutando” KayOne a completare lo spazio dedicato a Fonzies.
Ci siamo chiesti se esistono graffitari e street artist donne e KayOne ci ha mostrato in piazza Minniti l’opera che Microbo, una street artist siciliana di fama internazionale, ha realizzato con Bo130 e The Don, autore del dettaglio raffigurante una campana. Il tratto di Microbo si riconosce nelle creature organiche dalle forme più svariate che risultano dall’accostamento di numerose striature bicolore e che sembrano fluttuare leggere in una sorta di liquido amniotico in assoluta assenza di gravità, come ci ha spiegato KayOne.
Ci siamo spostati all’esterno della The Don Gallery, in via Cola Montano 15 per ammirare, tra i vari murales, il character di Ron English.
L’ultima tappa è stata all’esterno del centro sociale Leoncavallo, in via Watteau, un museo a cielo aperto in continua e rapida evoluzione. Qui abbiamo ammirato un’opera dedicata alla struttura 5Pointz di New York i cui murales sono stati di recente imbiancati in attesa di convertire l’edificio in un complesso residenziale di lusso.
Il nostro tour si è concluso con la sorpresa più inaspettata: Fonzies Choco, il nuovo gusto Fonzies al cioccolato, il sapore che non ti aspetti, che non riesci ad immaginare finché non lo provi. E, in effetti, io ero un po’ scettica la prima volta che ne ho sentito parlare ma poi ho assaggiato questo nuovo prodotto e ho scoperto che si tratta di uno snack al cioccolato molto saporito che richiama la croccantezza dei Fonzies Original ma ha sostituito il formaggio con il cioccolato. Insomma ci si può sempre leccare le dita alla fine anche se, a dire il vero, ciò non è strettamente necessario!
Potete rileggere il racconto live della serata cercando #FonziesTour su Twitter e Instagram.
Angela Belcastro
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