Enrico Maria Artale ha presentato ha Venezia il suo primo lungometraggio dal titolo “Il terzo tempo”.
Si tratta di una storia semplice e, per certi versi poco originale, ma che nel complesso funziona e risulta ben costruita. Artale dimostra di saperci fare e i lunghi applausi in Sala Grande al termine del film sono la prova che il pubblico ha certamente apprezzato il suo lavoro.
Il terzo tempo racconta la storia di Samuel (Lorenzo Richelmy), un adolescente dall’infanzia difficile che entra ed esce dal carcere. Dopo l’ennesima pena, il ragazzo viene affidato a Vincenzo (Stefano Cassetti), assistente sociale, ex stella della serie A di rugby e allenatore della squadra locale di cui Teresa (Stefania Rocca) è proprietaria e presidente. Ovviamente il reinserimento di Samuel si fa subito problematico e il rapporto con Vincenzo è burrascoso ma è proprio lui che introdurrà il ragazzo al mondo del rugby.
Il titolo del film nasce proprio dal rugby. Nel rugby il terzo tempo è quello che si svolge alla fine della partita quando in, un clima conviviale, tutte e due le squadre festeggiano insieme, a prescindere da chi ha vinto e chi ha perso. Proprio da qui e dai valori trasmessi dal rugby partirà il riscatto di Samuel.
Una nota simpatica: nel film troviamo anche un curioso cameo di Gabriele Rubini, che molti di voi conoscono come Chef Rubio, appassionato di rugby ed ex giocatore professionista che ora si diletta ai fornelli di Unti e Bisunti in onda su Dmax.
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